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Riabilitazione equestre: indicazioni e controindicazioni
Indicazioni
Le indicazioni della Riabilitazione Equestre
abbracciano campi in medicina anche molto diversi tra loro; per semplicità
vengono suddivise in aree specialistiche di appartenenza.
In ambito neurologico è indicata in:
esiti di traumatismo cranio-encefalico, sia per
controllare il tono posturale che per favorire movimenti finalizzati,
coordinati e più precisi; risulta utile in questi casi anche per migliorare
le difficoltà cognitive, il controllo spazio-temporale e l'emotività della
persona;
sclerosi multipla, al fine di migliorare il
controllo posturale e dell'equilibrio, la funzione visiva, l'orientamento
spaziale, nonché la sensibilità e la coordinazione;
esiti di paralisi cerebrale infantile, per
migliorare il controllo del tronco e degli arti, ridurre la rigidità
muscolare e favorire l'equilibrio.
In ambito psichiatrico è indicata per gli
effetti cognitivi, comportamentali, relazionali e del linguaggio in:
ritardo mentale
disturbi generalizzati dello sviluppo
sindrome di Down
sindromi (x fragile, Prader Willi, Williams)
fobie specifiche
disturbi dfansia
disturbi depressivi
disturbi dell'attaccamento
disturbi psicosomatici
disturbi dell'affettività
problemi relazionali
problemi correlati a maltrattamento o abbandono
disturbi da deficit di attenzione/iperattività
disturbi della condotta
disturbi del linguaggio
In ambito ortopedico-traumatologico è
indicata in:
patologie ortopediche a tronco o arti,
dimorfismi scheletrici;
paramorfismi del rachide (cifosi e scoliosi
non a un livelli grave) per migliorare la postura, aumentare la
flessibilità della colonna e aumentare la forza del muscoli addominali;
disturbi sensoriali quali disturbi della vista
o cecità, per una maggiore coordinazione e una migliore strutturazione
spazio temporale.
Controindicazioni
Esistono anche delle controindicazioni nel
lavoro con il cavallo, che vanno valutate nel singolo caso, quali:
gravi cardiopatie
epilessia non controllata
gravi fragilità ossee
instabilità o anomalie spinali( ernia discale,
emivertebra..);
instabilità atlanto assiale( dislocazione di
C1 C2), frequente nel 10/20% nella sindrome di Down
grave scoliosi
patologia ortopedica associata, ad esempio a
PCI, quali lussazione dell'anca o decalcificazione ossea
retinopatia degenerativa con pericolo di
distacco della retina